Commedia in tre atti

La commediaCappiddazzu paga tuttu apre gustosi spazi spettacolari innescando un gioco d'identificazione specu­lare sperimentato con diversa tensione drammatica da William Shakespeare e Ben Jonson. Unplot che mescola,con ritmo vivacissimo, elementi della comicità classica alla nuova dimensione umoristica, investendo e demistifi­cando, con lepide e demolitrici facezie, impietose trovate e imperturbabilità critica, quasi `straniante', con sfumatu­re liriche e punte espressionistiche, un’umanità vuota, avida, irredimibile. Una felice miscela di elementi teatralidifferenti: dal martogliano clima di <<curtigghiarisimi>> alla razionale vendetta pirandelliana. Una miscela anche lin­guistica per quell'insieme di parlata catanese e parlata gir­gentana. L'ideatore e 1'animatore del nuovo teatro comico siciliano offriva infatti tracce e segnali al sodale, che nei percorsi girgentani del suo Kaos intersecava pure le viuzze della civita catanese e le trazzere delle campagne etnee.